Da "La Tribuna - Treviso del 6 - 12 - 2004
Addio a Mario Abis, docente e incisore
E' mancato a Venezia Mario Abis, insegnante per lunghi anni all'Accademia di Belle Arti, nonchè apprezzato pittore e soprattutto incisore finissimo. I funerali di Mario Abis avranno luogo oggi, lunedi, alle 11 nella chiesa dell'Ospedale Civile di Venezia.
di Carlo Montanaro
VENEZIA.Non ha mai fatto pesare più di tanto in Accademia, dove era subentrato a Giuseppe De Logu nella Cattedra di Storia dell'Arte, la sua attività squisitamente artistica. Già docente da qualche anno, io stesso ne sono venuto a conoscenza quasi per caso. Ma la settimana dopo - insegnavamo nella stessa aula - andando a lezione ho trovato una busta con, dentro, un piccolo libro con una rilegatura elegante, il bel catalogo di un'antologica della sua opera grafica: solo cosi ho potuto cominciare a conoscere la qualità e la forza del segno di Mario Abis.
Con quell'ossessiva ma inesauribile iterazione del tema dell'albero, replicato con una straordinaria padronanza della tecnica del chiaroscuro fino a ricercare e a raggiungere, a tratti, l'informale. Ma che si poteva ritrovare anche nei quadri composti con segni essenziali ma corposi, astratteggianti e forti nei cromatismi.
Come ha dimostrato con un altro ciclo squisitamente pittorico, «le langhe», nato dalle letture di Cesare Pavese, ricercato frequentandone i luoghi e rievocato perfino nelle tradizioni popolari ('La notte dei falò" è il titolo di un'opera). Giocava un po', forse, nell'ostentare la divisione netta della sua attività: da una parte il docente, capace, coinvolgente e aperto alle novità (ho cominciato grazie a lui, ad esempio, quando la prassi prevedeva le tesi di diploma solo in Storia dell'Arte, a gestire ricerche sulla Storia del Cinema veneziano) e dall'altra l'artista attento a scegliere con accorta parsimonia le mostre.
Pur avendo cominciato assai presto (lui, nato a Chioggia nel 1924, allievo di Saetti, Giuliani e De Logu) esponendo alla Bevilacqua La Masa (dal 1948) ma anche con riconoscimenti di interesse nazionale e internazionale (la Quadriennale di Torino 1959). Molte le mostre e molti i premi ottenuti nella lunga carriera che lo ha visto, tra l'altro, nel 1953, tra i fondatori dell'Associazione Incisori Veneti.