La matrice xilografica è costituita da una tavoletta di legno di particolare durezza. Legno detto di filo se la tavola è tagliata longitudinalmente rispetto al tronco, per un incisione morbida e poco precisa, oppure di Testa se tagliata trasversalmente e montata unendo insieme diversi tasselli, compatti e privi di nervature. Questo modo permette di incidere linee molto sottili e ravvicinate, con un risultato finale di un’incisione molto ricca e dettagliata.
L’incisione avviene lasciando in rilievo e parti del disegno destinate a ricevere l’inchiostro, usando strumenti affilatissimi (sgorbie, lame taglienti ed appuntite ecc.).
Tecnica molto antica, si hanno notizie in Europa verso la fine del 1300 per la realizzazione di stampe prevalentemente a carattere religioso, portata poi sul finire del xv secolo ai massimi livelli della perfezione da A. Durer.
Largamente usata per l’illustrazione di libri, la xilografia nei secoli successivi ha goduto di considerazioni alterne. In Italia, hanno in epoca contemporanea inciso Artisti come L. Viani, A. De Carolis, M. Maccari, B. da Osimo, L. Servolini T. Marangoni, R. Wolf, G. Schialvino, G. Verna ed altri.
Ex Libris Rosalba Dolermo
Xilografia