Eduardo Arroyo (Madrid, 26 febbraio 1937 – Madrid, 14 ottobre 2018)
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ittore, grafico, attivo anche come disegnatore, ha studiato arte nella sua città natale, ma ha lasciato la Spagna nel 1958 a causa del suo disprezzo di base per il regime di Francisco Franco. A Parigi fa amicizia con i membri della giovane scena artistica, in particolare Gilles Aillaud, con il quale ha poi collaborato nella creazione di scenografie, ma anche il vecchio maestro Joan Miró. Stilisticamente, le sue opere per lo più ironiche e colorate sono al crocevia tra le tendenze della nouvelle figurazione e figurazione narrativa e pop art.
Una caratteristica delle sue rappresentazioni è la generale assenza di profondità spaziale e l'appiattimento della prospettiva. Arroyo è diventato famoso al grande pubblico attraverso le sue molte opere come scenografo, così come dai suoi disegni di costumi.
In questo rapporto, ha collaborato dal 1969 soprattutto con il regista Klaus Michael Gruber, che lo ha incoraggiato in questa attività.
Arroyo ha creato scenografie per, tra gli altri, il Piccolo Teatro di Milano, l'Opéra di Parigi. A Monaco di Baviera con grande successo nel 1986, con il suo amico, Gruber, come regista e Ailland e Antonio Recalcati per scene e costumi.
Le sue opere sono esposte al Museo de Arte Contemporáneo di Madrid, al MoMA e al Guggenheim di New York, al Centro Pompidou di Parigi e alla Galleria nazionale di Berlino.