La grafica si distribuisce su tutto l'arco della attività di Sergio Saroni, con caratteristiche e funzioni diverse. Ancora allievo dell'Accademia, egli realizza inchiostri di nervosa aggressività, contemporaneamente inizia a praticare l'incisione calcografica, sfruttando tecniche sperimentali e intervenendo a volte con inchiostri colorati sulla stampa. Proprio l'incisione, tra la metà degli anni sessanta e la metà dei settanta assume parte protagonista nell'economia complessiva del lavoro: non solo nel senso che si moltiplicano le personali di grafica e le partecipazioni ad importanti rassegne incisorie, mentre si assottigliano le presenze da pittore, ma soprattutto perchè la calcografia diventa lo strumento attraverso il quale l'artista ripensa criticamente il proprio impegno che nel frattempo si è spostato dall' "informale naturalistico" ad una "neo-figurazione", dove l'analisi del linguaggio si intreccia con un interesse sempre più dichiarato per la "realtà esistenziale". Parallelamente il disegno è matita su carta, a volte con discrete integrazioni cromatiche e si acuisce in funzione descrittiva e nariatva.Nell'ultima stagione, a cominciare dalla fine dei settanta fino alla morte prematura, nel '91, il disegno continua ad essere praticato in forme autonome e finitissime (esemplari gli omaggi a Lotto e al giovane Caravaggio), ma diventa essenziale nella stessa pittura (del resto rigorosamente su carta): una nuvola o un albero immerso in una luce agostana sono prove di straordinaria maestria grafica e insieme di tagliente intensità. La produzione incisoria, invece, si riduce confrontandosi con esiti tipici della pittura, non a caso prevale la pittorica acquatinta.Questa mostra di Cavatore non si pone tanto l'obiettivo di documentare sistematicamente la vicenda ora descritta (in tal senso procede, semmai, il catalogo ragionato delle calcografie, arrichito da un significativo repertorio di grafica diretta), quanto di illuminare i passaggi fondamentali del disegno e di esporre per la prima volta alcune serie di grafica incisa specialmente significative. Insomma, più che dare una immagine completa dell'artista, si propone di fornire una prospettiva di accesso e interpretazione del lavoro.----Pino Mantovani