Virgilio Tramontin nasce a San Vito al Tagliamento (Pordenone) nel 1908.
Incisore, pittore, disegnatore, litografo. Sarà soltanto dopo compiuti gli studi di ragioneria a Udine e iniziata ne 1926 la carriera bancaria alla Banca del Friuli a Pordenone e dopo il servizio militare nel corso del quale a Firenze l'incontro con il compagno d'armi Bruno Molajoli, personaggio, già allora di grande cultura, amico di Bernard Berenson, e futuro Direttore generale delle Belle Arti d'Italia, al Ministero della Pubblica Istruzione, si rivelerà decisivo per le proprie definite scelte artistiche, che egli inizierà nel 1930 ali studi all'Accademia di Belle Arti di Venezia.
All'Accademia avrà come insegnanti Virgilio Guidi per la pittura, settore nel quale, tuttavia, assai importante si sarebbe rivelata l'influenza esercitata da un personaggio assai notevole quale fu Umerto Martina e Emanuele Brugnoli per l'incisione. Nel 1941 Giovanni Giuliani, succeduto nel 1932, a Emanuele e Brugnoli chiamerà Virgilio Tramontin quale proprio assistente alla cattedra d'incisione dell'Accademia di Venezia, incarico che egli manterrà sino al 1952-53. Si sarebbe venuta cosi avviando una vicenda culturale chiamata, nello sviluppo di un impegno concretatosi in un complesso d'oltre cinquecento lastre all'acquaforte, a porlo, assai presto, tra le più significative personalità dell'incisione veneta e italiana.
Una vicenda artistica che nutrita dagli incontri e contatti con notevoli personalità della cultura nel campo delle arti figurative a Venezia e fuori Venezia, ad esempio quali quelle di un Balsamo Stella, all'Istituto d'arte dei Carmini, di un Guido Cadorin, di un Bruno Saetti, del grande storico d'arte Giuseppe De Logu, di un Pier Paolo Pasolini, di un Carlo Alberto Petrucci, avrebbe visto Virgilio Tramontin anche all'infuori del campo incisorio, affermarsi quale uomo di profonda cultura, tra i maggior, conoscitori della pittura friulana del quattrocento e cinquecento.
Neqli anni 1950-1953 sarà con Tranquillo Marangoni e Giorgio Trentin, Remo Wolf, Giuliano Giuliani, Mario Dinon, Lino Bianchi Barriviera, Neri Pozza, Tono Zancanaro, tra i promotori di quegli incontri, a Venezia, che avrebbero portato alla costituzione di quel movimento dell'Associazione degli Incisori Veneti, assai presto, condotto ad affermarsi quale uno dei punti di riferimento, più significativi, nel campo degli sviluppi dell'incisione italiana.
Presente a tutte le maggiori manifestazioni nazionali ed internazionali d'arte incisoria in Italia e all'estero con molteplici riconoscimenti.
Muore a San Vito al Tagliamento nel marzo del 2002.