I disegni, le incisioni, i dipinti, qui esposti, di Cesco Magnolato sono racconti per immagini, che esplorano depositi e lasciti di vita, con sapienza quasi mitopoietica, in un tempo della memoria dai comparti sempre accessibili nella curvatura della situazione problematica. Frammenti veri, vissuti, della propria esistenza, verità quotidiane trasformate in segni e in colori bruciantisi nella loro stessa valenza perché non significano, ma esprimono il senso della vita definendo l’atmosfera dell’immagine.
Mi fa venire in mente il detto di Musil “es ist passiert”, è capitato così, un accadimento, un contatto, una cosa inaspettata, un ricordo, i segni di una infinità sfuggente, la realtà della sua terra. Foglie, girasoli, giunchi, cartocci, vitigni contorti, volti, teste, figure, ambienti, campi, ceppaie….Tagli d’inquadratura diagonali. Colori verdi, gialli, blu, rossi….I contorni non mediano i rapporti figura - fondo, incidono nel vivo come sforbiciate, tanto da far sembrare tutto scavato a forza nel colore denso, dove gli elementi diventano più rossi, più gialli, più azzurri, più verdi e ogni timbro ricostruisce la situazione visiva, riverberata dalla visionarietà...
Nel bianco-nero è sempre il disegno che anticipa la subordinazione del colore e la ragna segnica (preferita la puntasecca) raggiunge rare preziosità negli spazi aperti alla luce e nella concentrazione accostabile alle affinità cromatiche...